giovedì 17 febbraio 2011

Orgoglio Sanremo: l'Odi et amo per Morandi e Co.

Il 21 febbraio 2000, al teatro Ariston di San Remo, aveva luogo il 50° Festival della canzone italiana. Il 21 febbraio 2000, al Burger King di Baker street, Londra, la qui presenta batteva due Double Whoopa with cheese in cassa. Quel giorno, in quel momento, decisi che mai più avrei perso un Festivàl (come lo chiama Pippo) e che nessuno avrebbe mai più dovuto soffrirne la lontananza, come me.

Vorrei dire che ho deciso di raccontarvi giornalmente le mirabolanti avventure della squadra morandiana, ma...ragazzi, avete visto da quanto tempo che non scrivo? Ci sarà un motivo no?

Troppi lavori, troppo pc, troppa pigrizia ma poca tuta quindi ispirazione ai minimi storici e urticante reazione a ciò che differisce dalla penna, inchiostro e calamaio. Ma va bene così, bisogna allontanarsi un po' per poi rinnamorarsi ed eccoci qui.

Devo dire che alcuni di voi mi hanno reclamata e fa sempre un certo effetto quindi, non potendolo fare per LaCri, che c'ha il satellite, lo farò per Giacomuzzo from Talibaniland che, anche se in condizioni normali non lo farebbe, ora sono certa agogni anche una lettura sul Festivàl!


E parliamone allora di questo Sanremo, mica della musica però, che insomma è un po' così, ma della ritualità pre carnevalesca, del vecchiume italiota che alla fine ci piace tanto, dello stereotipo anziano-tra-gnoccolone che ormai si aggiunge a spaghetti, pizza e mandolino nel trittico tricolore.


Insomma, io non mi vergogno affato di confessarvi che amo Sanremo in tutta la sua tamarraggine e nella sua eterna capacità di farmi sognare che "un giorno anche io, se mai potrò, con quei vestiti Dior lassù..."


Chissà in quanti avranno capito questa citazione musicale, tanto per restare in tema...


Comunque, la prima serata del Festivàl mi prudevano le mani e Oddio quanto ho invidiato quelli della sala stampa che avrebbero potuto vomitare la loro riserva annuale di bile sulle pagine dei loro giornali! Invece io, sul mio divano, col povero Minkio che si è pure sforzato di vederne 30 minuti insieme, ma di fronte a Patty Pravo versione sposa cadavere non ha retto e si è dato al golf on line (ditemi poi voi chi è più vecchio!).


Io invece ho resistito, aspettando pure le pubblicità per andare a fare pipì, ma che dire: ah-ah-ah-ah-ah-ah- Delusion! Leggetela così http://www.youtube.com/watch?v=21VbKgOM0gg


Morandi imbarazzante non sa gestire nemmeno i ritardi nei lanci pubblicitari, Luca e Paolo imbavagliati (per fortuna non troppo) e le due sguègne che...mah...ditemi voi da dove volete che cominci.


Entrambe vestite di quell'eleganza vecchia, tanto per stare sul sicuro, che mai e poi mai celerà l'incelabile. Belen che ogni 3x2 salutava il babbo, la mamma, la sorella (Arcore's girl???) perchè la famigghia è importante anche per me che sono una z...


Quell'altra, evidentemente dopata, più spigliata, certo, ma qualcuno le può spiegare che non è più sul bancone di striscia?


Che dirvi però, questa sera ci cascherò di nuovo, perchè sono una masochista, amo il vecchio e il rassicurante, il rito, la fiction, la rappresentazione surreale dell'italianità.


In fondo diciamocelo, è come guardare Un posto al sole con vestiti più figosi!